Startup Scouting

 In Bridgemaker, Business

In un ecosistema imprenditoriale ed innovativo, l’oggetto del processo di Technology Scouting e successivo sourcing sempre più frequentemente è rappresentato dalle startup hi-tech.
Le startup hi-tech sono infatti veicoli di innovazione tecnologica, infatti una crescente quantità di innovazioni e tecnologie di potenziale interesse per le imprese vengono introdotte proprio dalle startup.

Le organizzazioni devono quindi predisporre e presidiare anche quel sottoinsieme del processo di Scouting focalizzato sulle startup, denominato Startup Scouting.
Lo Startups Scouting è quel processo di identificazione, selezione, shortlisting, valutazione e coinvolgimento delle startup come fonte di innovazione, tecnologica e di business.
Questo processo di scouting sulle fonti primarie di innovazione è fondamentale per le imprese.
Per progettarlo adeguatamente è necessario considerare alcuni elementi chiave.
Innanzitutto, la governance: il processo può essere gestito da “facilitatori” , oppure dall’impresa stessa che se ne occupa nella sua interezza.
In secondo luogo, le fonti di dati in quanto in un mondo data-driven anche lo scouting di startup deve essere guidato da quante più informazioni e dati possibili.
In quest’ottica, i database di startup scouting possono rappresentare un’alternativa alla creazione di una rete di scout per quelle imprese che, per disponibilità di risorse, non possano permettersene una. Questi DB supportano nella fase di identificazione del processo di Technology intelligence, e nel tempo, ne sono emersi vari, che differiscono in termini di variabili quali: Target (ad esempio, Startup, imprese, brevetti, eventi); copertura (geografia, dati finanziari, dati di R&D, dati anagrafici aziendali); processo di raccolta dei dati (ad esempio crowdsourced o automatizzato); e grado di apertura e pricing per l’accesso.
Lo startup scouting dovrebbe essere infine “result-oriented”, in quanto i manager dovrebbero riflettere fin dall’inizio sul risultato desiderato del processo.
Partire dal risultato desiderato aiuta a sviluppare processi di scouting dell’innovazione che lavorino a ritroso, mantenendo forte focus sugli obiettivi finali.
Questo consente di costruire un piano che si concentra su fonti di dati rilevanti e fa leva sulle persone giuste provenienti dalle reti di esperti più vicine agli ambiti tecnologici investigati.
Per adottare questo approccio, è essenziale riconoscere che un’iniziativa di scouting ha tre risultati tipici:

approvvigionamento,
– sviluppo del prodotto, e
– investimento o M&A.

Nello scouting finalizzato al procurement. una funzione aziendale (quale marketing, IT, acquisti) è alla ricerca di una nuova soluzione per una tecnologia chiaramente definita. Il processo di scouting dell’innovazione prevede lo studio, lo shortlisting e la selezione di una o più organizzazioni in grado di costruire e vendere tecnologie emergenti che soddisfino le esigenze di approvvigionamento: ossia, la selezione di startup intese come fornitori.
Implicitamente, questo esclude organizzazioni come i team di ricerca e sviluppo, le startup non finanziate o uffici di trasferimento tecnologico accademico, che non sono strutturati per essere fornitori di tecnologia.

In altre circostanze, le imprese possono perseguire lo scouting in quanto lo considerano un modo efficace per integrare i propri investimenti interni in R&D, o come un modo per sperimentare in categorie adiacenti alle loro linee di business principali.

Di solito le imprese si affidano a fornitori di fiducia per introdurre nuove tecnologie e soluzioni sul front-end dello sviluppo del prodotto.Tuttavia, quando un mercato è orientato significativamente verso un cambiamento tecnologico, i fornitori tradizionali potrebbero non essere più una fonte affidabile di innovazione e di nuovo know-how: pertanto, si decide di rivolgersi ad attori innovativi.

La tecnologia può essere ricavata da, o sviluppata in collaborazione con, startup, università, laboratori specializzati di ricerca e sviluppo, o uffici di trasferimento tecnologico.
A causa della natura simbiotica delle partnership che derivano da questi tipi di collaborazioni, le considerazioni su sviluppo, proprietà e licensing IP diventano di fondamentale importanza, e gli accordi contrattuali devono allineare un complesso insieme di incentivi.

Nel caso di scouting orientato ad investimenti in startup o M&A, le imprese potrebbero stabilire che il modo migliore o più rapido per acquisire know-how tecnologico e penetrazione della clientela nei nuovi domini tecnologie e nuovi mercati è quello di acquisire startup ad alta crescita e ad alto potenziale.
Con tale punto di partenza, questo tipo di scouting richiede in genere un ampio elenco di requisiti (quali Previsioni di crescita, valutazione, finanziamento dell’operazione, struttura della proprietà, e altre considerazioni finanziarie e strategiche che non entrano in gioco in un normale progetto di scouting).

Anche quando sono guidati esclusivamente dalla necessità di acquisire il know-how tecnologico, i progetti di scouting dell’innovazione per M&A richiedono una verifica molto più rigorosa delle informazioni.

Lo strategic fit all’interno del più ampio modello di business della società acquirente, la compatibilità con il know- how o le piattaforme tecnologiche interne esistenti, e i vincoli di integrazione post-transazione, riducono ulteriormente l’intero “universo” di obiettivi realistici di fusione e acquisizione, rendendo questo l’outcome più complesso da raggiungere attraverso un processo di scouting, ma nel contempo quello con le maggiori implicazioni e potenzialità strategico-imprenditoriali.

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